Il Lavatoio torna a riempirsi dell’energia di quasi 40 ragazze e ragazzi tra gli 11 e i 13 anni, sul palco con il risultato finale del lavoro iniziato ormai quattro mesi fa con la non-scuola del Teatro delle Albe. Il risultato di un percorso di invenzione, gioco e scrittura, avviato con le ragazze e i ragazzi a partire da una prospettiva paradossale: quella di pensare che tutto esista e si risolva per e con l’essere umano… come se la realtà stessa fosse un’invenzione di un’umanità onnipotente. In questo scenario di sorprendente e surreale libertà, di infinita possibilità creativa e inventiva, si nasconde, però, l’insidia inaspettata e spaventosa della nostra fragilità. Invisibili siamo, spesso, noi, nel tutto, alle altre e agli altri. Invisibile è tutto ciò che non si manifesta concreto e reale, tutto ciò che non capiamo; invisibile è il nostro sentire, amare, temere, desiderare, cose reali quanto ciò che possiamo toccare, vedere e odorare. 
 
un progetto realizzato da non-scuola del Teatro delle Albe, Scuola Media Franchini di Santarcangelo, ZoeTeatro, Spazio Zut
con il sostegno del Comune di Santarcangelo e Santarcangelo Festival
guide laboratorio Michele Bandini, Anna Lisa Magnani
insegnante assistente Damiano Folli